Fiore di Bach Stella di Betlemme
Ornitogalo
Latte di gallina
Ornithogalum umbellatum
“Per coloro che sono molto sofferenti a causa di condizioni che per un certo tempo producono grande infelicità. Lo shock di gravi notizie, la perdita di un proprio caro, lo spavento a seguito di un incidente ed eventi simili.
Questo rimedio arreca conforto a quanti, per un certo periodo, rifiutano di farsi consolare.”
– Indicazione di Edward Bach
Star of Bethlehem e Mustard sono gli unici fiori, di piccole piante di campo, degli ultimi 19 rimedi scoperti da Bach nel 1935 (14 altri rimedi sono derivati da alberi e 3 da arbusti).
Star of Bethlehem è uno dei fiori costituenti il Rescue Remedy e il Rescue Night e fa parte del gruppo RIMEDI PER LO SCORAGGIAMENTO O LA DISPERAZIONE.
Caratteristiche della persona che si giova di Star of Bethlehem
Il fiore risuona energeticamente con la situazione che si crea per un evento traumatico, sia caratterizzata da manifestazioni fisiche che psichiche.
Evento traumatico, d’origine recente o antica, che continua comunque a costituire una fonte di sofferenza della persona.
Gli effetti a distanza di traumi, di varia natura, dipendono da una loro non avvenuta o scarsa elaborazione ed integrazione.
Nel soggetto, vittima di un trauma, ha così finito per prevalere la minimizzazione, la dimenticanza, la repressione o la rimozione.
Ciò comporta un persistente dolore, una pena che connota l’esperienza esistenziale, la fissa e l’impoverisce in quel blocco.
Non sempre tuttavia Star of Bethlehem ha “scelto” di non affrontare i traumi subiti.
Quando questi, a esempio, sono insorti in età precoce, l’oblio è stato inevitabile e l’individuo, crescendo, si è abituato a convivere con quella lacerazione interna rimasta indefinita, ma sufficiente tuttavia a frenare uno sviluppo armonico d’energia ed intenzione reattiva.
Un simile ristagno blocca la possibilità di esperire piacere e gioia, mentre la persona, nell’assolutezza della sua pena e del suo ritiro dal mondo, rifiuta ogni forma di consolazione.
Star of Bethlehem nella relazione terapeuta-paziente
Un aspetto che caratterizza la relazione terapeutica è la coesistenza, nel vissuto del paziente di una grande infelicità, più o meno espressa. Tale sofferenza trova un adattamento, tanto abituale, quanto inefficace, nel tirarsi indietro, nel prendere le distanze dalla propria esperienza traumatica e dolorosa.
Talora quel distanziamento progressivo conduce all’interruzione del legame con l’evento originario, fonte dello shock.
Il terapeuta può così trovarsi di fronte ad un grande dolore e ad una scarsità di nessi significanti, quando non ad una vera e propria amnesia post-traumatica.
Suo compito sarà di entrare comunque in contatto con il comportamento “involutivo” del paziente, favorendo l’abbandono della sua metaforica postura di ripiegamento fetale ed accompagnandolo nel ritorno in sé.
Differenze ed associazioni con altri rimedi
Nel gruppo dei rimedi per lo scoraggiamento e la disperazione, la modalità di Star of Bethlehem è l’unica legata ad eventi traumatici.
Quando la sofferenza del fiore si connota di sentimenti di colpa, allora è utile l’associazione con Pine.
In presenza d’angoscia profonda, il fiore si associa con Sweet Chestnut; quando vi è la percezione che l’impresa esistenziale da sostenere, dopo il trauma, travalica le proprie possibilità, si associa con Elm.
Se il trauma ha lasciato anche un senso di sporcizia, si associa con Crab Apple.
Se, nella coscienza, il legame con l’evento traumatico è appannato, lo stato di gran pena di Star of Bethlehem può richiamare la grande malinconia di Mustard e, la sua inazione, la rassegnazione di Wild Rose.
In altri termini, se la circostanza traumatica non è cognitivamente richiamabile, Star of Bethlehem può “confondersi” con quei fiori che descrivono una personalità fortemente abbattuta, introversa o apatica.
Viceversa, quando quel legame con la sorgente dello shock, in qualche forma, è ricostituito, Star of Bethlehem si associa a tutti i rimedi che esprimono le differenti qualità reattive, come ad es. disperazione, angoscia, rabbia etc. con le quali si manifesta un persistente falso sé postraumatico.
Armonizzazione dello stato Star of Bethlehem
Anche se il paziente rifiuta la consolazione e, in misura maggiore o minore, tiene a distanza da sé l’evento traumatico, egli richiede conforto.
Star of Bethlehem, come fiore del conforto, favorisce lo scioglimento del blocco energetico e psicofisico.
Star of Bethlehem è il fiore della risoluzione.
Vita alterata dalla dislocazione/separazione, indotta dal trauma, tra corpo fisico/personalità e campo animico.
Il muro che tiene chiuso il dolore, crea separazione e vela d’ombra l’esperienza vitale del paziente, è superato dalla qualità positiva del rimedio che “tappa i buchi” del ricordo/non ricordo traumatico e favorisce una ritrovata unità.
In tale unità è data, al paziente, la possibilità non di rimuovere o sostituire una perdita, ma di riconoscerla e di elaborarla in una rinnovata integrità dell’essere.
Il passaggio da attuarsi in questi casi è particolarmente complesso e ha maggiori possibilità di esito positivo se segue le procedure di un Counseling Floriterapeutico che completandosi con la NeuroRiflessoTerapia personalizzata costituisce un vero Counseling Olistico Umanistico.
N.B. Per usufruire di una spiegazione completa sulla NeuroRiflessoTerapia personalizzata si può consultare il sito www.neuroriflessoterapiaroma.it; per ricevere, inoltre, informazioni direttamente dal Dott. Michele Iannelli e parlare del proprio caso personale si può telefonare al 3386151031; lasciando un messaggio in segreteria telefonica si verrà ricontattati.
DOTT. MICHELE IANNELLI
Medico, Specialista in Psicologia Clinica, Esperto in Neuroriflessoterapia Personalizzata (Medicina Punti Dolorosi), Psicoterapeuta, Omeopata, Floriterapeuta e Trainer di Camminata Metabolica.
Via Pozzuoli 7 Studio interno b3 - 00182 ROMA (Metro San Giovanni) - Telefono 3386151031 Email: olopsi@libero.it