Racconto: -Ogni “maledetta” notte, il coraggio di migliaia di medici-

“È notte; in un qualsiasi quartiere periferico di una città qualunque, una dottoressa, di quasi quaranta anni, si sta “guadagnando il pane” in un ambulatorio isolato; ha deciso da tempo che non si arrenderà mai a quelle pareti bianche, a quella luce fredda, a quell’arredamento squallido e a una solitudine che tenta di squassarle l’animo con la forza delle onde di un mare antartico. Ha come alleati solo il suo coraggio, il suo senso del dovere; è motivata dall’impellente bisogno di portare i soldi a casa, soprattutto da quando la gioia della nascita della figlia è stata offuscata dalla messa in cassa integrazione del marito; la consola l’opportunità di utilizzare i tempi morti di quelle notti per scrivere la tesi di specializzazione; non è poco ma, a volte, non basta, soprattutto in quella nottata balorda. Ha l’impressione, infatti, che l’avvilimento e l’inquietudine di quell’antro in cui lavora si siano alleati, contro di lei, con quella solita atmosfera cupa che pervade quel quartiere nelle prime giornate dopo l’Epifania…che tutte le feste (e i pochi soldi e le luci e le piccole gioie natalizie) si porta via.

La dottoressa si è preparata un espresso caldo e intenso; è in procinto di bere il primo sorso, ma il suo udito, ben allenato dall’angoscia, percepisce uno strano calpestio fuori l’ingresso dell’ambulatorio; butta giù d’un colpo tutto il caffè come se in questo modo volesse ricacciare al suo posto il cuore che le è andato in gola.

I suoi sensi si attivano tutti; quei rumori, distorcendosi nella sua mente, sembrano sempre più eloquenti: qualcuno sta tentando di entrare! Il terrore fa tremare le sue mani mentre cercano un piccolo coltellino svizzero, pur sapendo che, come arma di difesa, vale poco più di un amuleto.

Inutile chiamare la polizia o suo marito, non farebbero in tempo a salvarla.

Raccoglie tutte le sue forze, maledice tutti i sacrifici dei suoi genitori per “farla medico”, si avvicina alla porta urlando frasi rese furenti e incomprensibili da una rabbia delirante di terrore. Qualcuno fugge abbaiando; solo dopo una frazione infinitesimale ma interminabile di tempo si ricorda che gli uomini non abbaiano! Apre la porta e vede un cane allontanarsi tra le sterpaglie. Sta albeggiando e, forse, per stanotte l’ha passata liscia.”

Michele Iannelli, medico, scrittore e autore di questa novelletta nera inedita.

Le tematiche del docufilm “Notturno”

Ho scritto, nell’occasione, questo piccolo racconto sperando di aiutare tutti a immedesimarci meglio nella dura e crudele realtà di cui vuole essere testimone il Docufilm “Notturno”: il disagio, le paure, la solitudine dei medici che lavorano la notte in strutture isolate e poco sicure o che si devono avventurare nelle incognite delle visite domiciliari; le difficoltà esistenziali dei medici, di tutti gli operatori della salute e dei loro cari dopo aver subito minacce, insulti, danneggiamenti, botte o accoltellamenti; al di là della paura che possa succedere di nuovo, per chi si dedica agli altri, l’amarezza, la disillusione, il risentimento sono stati d’animo molto insidiosi e pervasivi.

“Notturno” è stato presentato la prima volta l’anno scorso in occasione del settimo anniversario della morte di Paola Labriola, la psichiatra pugliese uccisa da un paziente tossicodipendente nel 2013.

Voluto dalla Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici e Odontoiatri (Fnomceo), è stato diretto da Carolina Boco e prodotto da Corrado Azzollini per Draka Production.

Nel film, girato di notte durante una guardia medica, si alternano le testimonianze di medici vittime di aggressione (Ombretta SilecchiaGiovanni Bergantin), un’intervista a Vito Calabrese marito di Paola Labriola (la psichiatra uccisa da un suo paziente), i commenti dei giornalisti Massimo Giletti e Gerardo D’Amico e della coordinatrice del Centro medico di Cavarzere Tiziana Mattiazzi e scene di fiction interpretate dalle attrici Maria Grazia Cucinotta e Isabella Ragno.

Violenza contro i medici, il docufilm Notturno disponibile su Amazon Prime Video

Violenza sui medici. Il trailer del Docufilm ‘Notturno’

DOTT. MICHELE IANNELLI
Medico, Specialista in Psicologia Clinica, Esperto in Neuroriflessoterapia Personalizzata (Medicina Punti Dolorosi), Psicoterapeuta, Omeopata, Floriterapeuta e Trainer di Camminata Metabolica.
Via Pozzuoli 7 Studio interno b3 - 00182 ROMA (Metro San Giovanni) - Telefono 3386151031 Email: olopsi@libero.it

“NOTTURNO”: IL DOCUFILM SULLE NOTTI “NOIR” DEI MEDICI IN PRIMA LINEA” ultima modifica: 2021-12-28T09:43:29+01:00 da Dott Michele Iannelli
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