Trattamento Manuale Riflessologico

Il Trattamento Manuale Riflessologico  è il principale cavallo di battaglia nella terapia globale del mal di testa.
La Riflessoterapia della mano è il terzo e più rilevante passaggio del Trattamento Manuale Riflessologico, dopo quello che riguarda il viso e il collo e le zone a esso contigue.
Tale cura si pone in perfetto coordinamento con tutte le altre.
L’Omeopatia Omotossicologica, la Fitoterapia, la Terapia Fisiologica di Regolazione, il Counseling con i Fiori di Bach, la Nutraceutica, la Psicoprobiotica sono, insieme al Trattamento Manuale Riflessologico,  i principali attori protagonisti di tale sinergia.
Esse, se applicate nel modo dovuto, sono caratterizzate, infatti, dall’azione contemporanea di più fattori curativi al fine di ottenere un risultato di gran lunga più risolutivo e stabile nel tempo.
La riflessologia è una concezione terapeutica, preventiva e salutogenetica per la quale, stimolando manualmente punti e zone peculiari del corpo, si sbloccano circuiti psicobioenergetici e si inviano potenti e mirati messaggi benefici agli organi e ai visceri che, come insegna la Medicina Tradizionale Cinese, sono da considerare dei sottosistemi somatopsichici.

La Riflessoterapia della mano

La Riflessoterapia della mano è una tecnica che comporta pressioni e manipolazioni eseguite, con le dita o con tutta la mano del terapeuta, sulle mani del paziente; attraverso questa pratica si agisce su tutto il corpo.
Sulle mani sono presenti, infatti, le zone corrispondenti a tutti i nostri organi e apparati, sia per ciò che riguarda la loro componente materiale che quella psicobioenergetica.
Organi e apparati sono individuabili sulle mani attraverso mappe in cui è segnalata la corrispondenza tra ogni zona e una parte del corpo; le mappe nascono, ovviamente, da millenni di sperimentazione e osservazione.
Il medico, se conosce alla perfezione tali mappe può, con sorprendente precisione, eseguire, innanzitutto, un’operazione di natura diagnostica: le zone e i punti dolenti della mano (caratterizzati generalmente anche da ispessimenti e indurimenti dovuti a contrazioni muscolo tendinee, a infiltrati cellulari infiammatori e a modificazioni del circolo) coincidono a disfunzioni dell’organo, del viscere o della struttura corrispondente.
A questa prima operazione di individuazione segue un’azione terapeutica tramite ulteriori, prolungati e mirati trattamenti manuali sulle parti più dolenti e/o indurite. Tutte le zone della mano vanno comunque trattate poiché tutti gli organi e apparati sono collegati e, quindi, un organo malato si avvale proficuamente, per riacquisire la sua funzionalità, dell’implementazione salutogenetica degli altri organi e delle altre strutture del sistema.

Origine della Riflessoterapia della mano

Si può affermare, in buona sostanza e districandosi tra storia e leggenda, che tutti i trattamenti riflessologici, hanno avuto origine, millenni or sono, in Oriente: la Cina, la Corea, l’India, il Vietnam e la Thailandia hanno fornito un importantissimo contributo non solo nel fondare questa disciplina, ma, anche, nel creare scuole di pensiero e che, pur partendo dagli stessi principi, si differenziano tra loro per presupposti, mappe e pratiche.
Tra la fine dell’ottocento e gli inizi del secolo scorso, il medico statunitense William H. Fitzgerald ha avuto il merito della rivisitazione e dell’introduzione in Occidente della riflessoterapia della mano. Il suo interesse verso la disciplina divampò quando, in qualità di otorinolaringoiatra, si accorse che, esercitando una pressione su alcune parti del corpo, era in grado di compiere piccole operazione al naso e alla gola senza bisogno di anestesia.
In Italia, i due pionieri della riflessoterapia contemporanea sono stati il neurologo Giuseppe Calligaris, professore presso l’Università di Roma e il medico Nicola Gentile che, nel 1931, pubblicò un trattato dal titolo “Elementi di riflessoterapia”.

Ipotesi sui meccanismi della Riflessoterapia della mano.

Si può ipotizzare, in estrema sintesi, che la riflessoterapia della mano funziona poiché, stimolando le sue copiose terminazioni nervose e le sue componenti psicobioenergetiche, si attivano circuiti che trasportano informazioni alle strutture cerebrali che, a loro volta, forniscono agli organi e agli apparati i fattori utili ad attuare processi terapeutici e salutogenetici.

La Riflessoterapia della mano nella cura della Cefalea

Le caratteristiche delle cefalee primarie (emicrania, tensiva e autonomico trigeminale) fanno ipotizzare delle cause relative a uno stato infiammatorio e tossico cronico causato da un distress prolungato e correlato a uno squilibrio PsicoNeuroEndocrinoImmunoSomatico (PNEIS).
Dunque, se si vuole curarle, efficacemente non ci si può limitare a un intervento sintomatico, ma si può e si deve intervenire contemporaneamente sulle cause prime di queste patologie.
Occorre, come già detto, un intervento curativo naturale, personalizzato e olistico sulla persona che ne soffre.
Il contributo che offre la riflessoterapia della mano è notevole; le zone che corrispondono all’aspetto neuro psicologico della persona cefalalgica sono sempre molto indurite e dolenti. Il loro trattamento ripetuto ed estremamente preciso per un tempo congruo permette di ammorbidirle renderle flessibili, eutrofiche e disinfiammarle; ciò, insieme allo stimolo delle zone corrispondenti agli organi emuntori che migliora il drenaggio e la detossificazione, agli effetti positivi sulla qualità del sonno, sull’umore e sull’ansia fa si che si ottengano ottimi risultati nel senso di una relativamente immediata diminuzione dell’intensità, della frequenza e della durata degli attacchi di cefalea e di una, a più lungo termine, guarigione definitiva.
In conclusione, è da mettere, inoltre, in grande rilievo un altro aspetto molto interessante della riflessoterapia della mano; esso riguarda la possibilità del paziente di poter eseguire facilmente ogni giorno alcuni minuti auto trattamento. Le mani, infatti, diversamente dai piedi, si prestano, per ovvie ragioni, in qualsiasi momento, a tale possibilità che potenzia di molto l’efficacia terapeutica.

DOTT. MICHELE IANNELLI
Medico, Specialista in Psicologia Clinica, Esperto in Neuroriflessoterapia Personalizzata (Medicina Punti Dolorosi), Psicoterapeuta, Omeopata, Floriterapeuta e Trainer di Camminata Metabolica.
Via Pozzuoli 7 Studio interno b3 - 00182 ROMA (Metro San Giovanni) - Telefono 3386151031 Email: olopsi@libero.it

MAL DI TESTA: LA FUNZIONE CURATIVA DELLA RIFLESSOTERAPIA DELLA MANO ultima modifica: 2019-10-08T10:26:12+02:00 da Dott Michele Iannelli
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