Un genuino, generoso e caloroso abbraccio può essere molto più salutare di tante tisane e di altre pratiche salutistiche!
L’abbraccio dato di cuore e con convinzione, infatti, è più riequilibrante e rigenerante di tutte le altre forme di contatto fisico; ciò è stato ipotizzato con fondate motivazioni attraverso la valutazione della quantità elevata di produzione e di rilascio di ossitocina (detto “ormone dell’amore” per le sue notevoli e diversificate proprietà psicoattive) a seguito di un sentito abbraccio.
Siamo in grado di distinguere gli abbracci
La Neuroscienza ha appurato che gli stimoli tattili percorrono vie nervose differenti raggiungendo zone del cervello diverse.
Un contatto che, per esempio, produce uno stimolo poco o per nulla significativo dal punto di vista affettivo viene trasmesso all’area somatosensoriale della corteccia cerebrale; diversamente, un abbraccio con forte valenza sentimentale produce segnali che raggiungono una parte profonda della corteccia cerebrale per poi essere diramati in aree cerebrali che sono correlate all’emotività, al sistema neuroendocrino e alla socialità.
Oltre la genuinità dell’abbraccio, siamo in grado di valutarne anche le differenze qualitative che dipendono da alcune variabili che rendono, per esempio, molto diverso un abbraccio tra due calciatori di una squadra di calcio che ha appena segnato una rete e il tenero abbraccio tra una madre e una figlia adolescente.
La diversità delle caratteristiche dell’abbraccio dipende dalla durata, dalla postura, dalla forza, dalla posizione delle due persone che si abbracciano, ma anche da aspetti collaterali all’abbraccio come, per esempio, dallo sguardo di chi si sta abbracciando e dalle differenze culturali antropologiche.
Abbracci salutogenetici
Ci sono, dunque tanti modi di abbracciare, ma l’abbraccio più salutare è di certo quello autentico, poiché è quello che inonda piacevolmente e utilmente tutta la nostra globalità PsicoNeuroEndocrinoImmunoSomatica; ciò trova conferma in numerose ricerche che hanno acclarato un effetto positivo sul funzionamento del sistema cardiovascolare, l’attività di normalizzazione della pressione sanguinea, l’attenuazione degli stati ansiosi, un rafforzamento delle difese immunitarie, la diminuzione del rigurgito nei neonati etc.
DOTT. MICHELE IANNELLI
Medico, Specialista in Psicologia Clinica, Esperto in Neuroriflessoterapia Personalizzata (Medicina Punti Dolorosi), Psicoterapeuta, Omeopata, Floriterapeuta e Trainer di Camminata Metabolica.
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